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Eruzioni vulcaniche

Scienze Terra > I vulcani

Le eruzioni vulcaniche

Considerando il tipo e la potenza dell'attività eruttiva si possono suddividere sei tipi di attività vulcanica. E' bene chiarire che questa è la classificazione delle attività eruttive ma uno stesso apparato vulcanico può, nel tempo, presentare vari tipi di attività. E' errato legare un apparato all'attività. I primi due tipi di attività sono legati invece strettamente a due tipi di vulcani.
L'eruzione a sua volta ha una componente effusiva ed una esplosiva, in vario rapporto fra loro, a seconda del magma che alimenta il vulcano e altri fattori. Le prime due tipologie di eruzione hanno preponderanza di componente effusiva che scende via che aumenta la potenza dell'eruzione e la frammentazione del magma (vedi immagine a fianco).

1. Eruzione di tipo Islandese
2. Eruzione di tipo Hawaiano
3. Eruzione di tipo Stromboliano
4. Eruzione di tipo Vulcaniano
5. Eruzione di tipo sub-Pliniano o Vesuviano
6. Eruzione di tipo Pliniano
7. Eruzioni di tipo Ultra-Pliniano (o Krakatoiano)

1. Eruzioni lineari, fissurali o islandesi
Queste eruzioni sono tipiche dei vulcani fissurali o islandesi e avvengono attraverso lunghe fenditure e non da un cratere circolare. Le colate, alimentate da magmi basici ed ultrabasici, tendono a formare degli altopiani basaltici (platéaux basaltici). Al termine di un'eruzione fissurale (o lineare), la fessura eruttiva può sparire perché ricoperta dalla lava fuoriuscita e solidificata, fino a che non riappare alla successiva eruzione. Gli esempi più caratteristici si trovano in Islanda, da cui la particolare denominazione del tipo. I vulcani lineari sono anche tipici delle dorsali medioceaniche.

2. Eruzioni hawaiiane
Non sono riconducibili a movimenti delle placche quanto piuttosto a dei fenomeni che vedono il magma risalire dai pennacchi caldi fino ai punti caldi (hot spot); la sommità del vulcano è occupata da una grande depressione, limitata da ripide pareti a causa del collasso del fondo. Altri collassi avvengono all'interno della caldera, creando una struttura a pozzo. La lava è molto basica e perciò molto fluida, essa produce edifici vulcanici dalla tipica forma a scudo, con debolissime pendenze dei rilievi.


3. Eruzioni stromboliane
Eruzioni alimentate da magmi intermedi, mediamente viscosi, che danno luogo ad un'attività duratura caratterizzata dalla emissione a intervalli regolari di fontane di lava e brandelli di lava che raggiungono centinaia di metri di altezza e dal lancio di lapilli e bombe vulcaniche. La ricaduta di questi prodotti crea coni di scorie dai fianchi abbastanza ripidi. Stromboli, l'isola-vulcano dal quale prende il nome questo tipo di attività effusiva, è in attività da due millenni.

3. Eruzioni Vulcaniane
Prendono il nome dell'isola di Vulcano nell'arcipelago delle Eolie. Sono eruzioni esplosive nel corso delle quali vengono emesse bombe di lava e nuvole di gas cariche di ceneri. Le esplosioni possono produrre fratture, la rottura del cratere e l'apertura di bocche laterali. Un bel video cliccando sul link. http://www.swisseduc.ch/stromboli/perm/krakatau/krakatau-movies-it.html?id=0

4. Eruzione Vesuviana o sub-Pliniana
Prende il nome dal vulcano Somma-Vesuvio: è simile al tipo vulcaniano ma con la differenza che l'esplosione iniziale è tremendamente violenta tanto da svuotare gran parte della camera magmatica. Il magma allora risale dalle zone profonde ad alte velocità fino ad uscire dal cratere e dissolversi in minuscole goccioline.


5. Eruzione Pliniana
E' prodotta da magma molto viscoso. Si formano frequentemente nubi ardenti, formate da gas e lava polverizzata. Sono eruzioni molto pericolose che si concludono generalmente con il collasso parziale o totale dell'edificio vulcanico o con la fuoriuscita di un tappo di lava. Queste eruzioni prendono il nome da Plinio il giovane che per primo descrisse questo tipo di eruzione osservando l'eruzione del Vesuvio del 79 e.v.

Una variante dell'eruzione Pliniana è la Peleana: se durante un'eruzione Pliniana il corpo principale della nube ardente esce dal cratere sommitale e va verso l'alto, durante un'eruzione Peleana (che prende il nome dal vulcano La Pelée della Martinica), il vulcano erutta non centralmente dal cratere ma lateralmente smembrando parte dell'edificio vulcanico. Tale eruzione ha effetti devastanti concentrati nella direzione di eruzione della nube ardente principale che può arrivare fino ad oltre 20 km dall'edificio vulcanico.

Classificazione secondo il VEI



Il
Volcanic Explosivity Index (VEI) proposto da Chris Newhall (U.S. Geological Survey) e Steve Self (University of Hawaii, 1982) fornisce una misura relativa della capacità esplosiva di una eruzione vulcanica.

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